Su una strada parallela del lungomare di Porto San Giorgio, località balneare marchigiana, una palazzina moderna interrompe l’infilata di villini Liberty che caratterizzano questa zona della cittadina. Al primo piano, l’arch. Giorgia Dennerlein interviene in modo radicale, scegliendo di conferire un volto unico, minimale alla residenza sangiorgese destinata al periodo vacanziero.
I 160 mq vengono distribuiti in modo che la luce – anche artificiale di Vibia e Zava – disegni gli interni, eleganti e lineari. Un layout deciso dove il pavimento in resina crea un effetto di continuità tra zona notte, i quattro bagni, la cucina e il grande living, anima centrale dell’appartamento.
Dennerlein plasma uno spazio dal carattere maschile, tecnologicamente avanzato, che non scorda il legame con il mare a poca distanza: la figura di un tuffatore torna sia nella carta da parati anni ’50 sia nelle sculture disseminate in ogni angolo della casa.
Così è per le quattro camere da letto, dove la texture fibrosa scelta per il rivestimento delle pareti, che abbracciano letti Living Divani e comodini Pianca, rimanda ugualmente a un’ambientazione esotica e marina.
L’essenza naturale marca tutto il progetto: dai tessuti in lino alle sedute in acero del grande tavolo Potocco con le gambe coloniali incrociate e il top in marmo bianco, ai divani Living Divani in color corda, per un risultato finale di grande freschezza e fluidità. Il cabinet dietro al tavolo è di Minotti Italia.
I colori tenui della sabbia trovano la loro forma nei ricercati complementi d’arredo, tra cui spicca la libreria-scultura in edizione limitata di Senday, progettata dall’architetto Toyo Hito.
La trasparenza delle mensole rimanda all’acqua, mentre i torniti in legno massello di ontano e noce scaldano l’ambiente conferendogli esclusività.
Un minimalismo prezioso, che gioca sugli accostamenti e si serve degli elementi per separare gli spazi. La Senday è il filtro tra il salone e il corridoio, che mostra altri punti di forza: dietro le porte scorrevoli a persiana c’è la cucina realizzata rigorosamente su misura. Come gli armadi. Le lamelle orizzontali in alluminio verniciati in nero fanno filtrare la luce facendo intravedere la grande isola/ area break rivestita in legno.
Una bucatura nella parete, ricavata al modo di una cornice sopra la consolle Desalto, permette di presidiare l’ingresso anche da questa parte della casa. La connessione tra i vari ambienti lascia intendere la possibilità di farne luoghi intimi o spazi aperti al convivio e alla socialità. La scelta di utilizzare porte ADL, sottili e a filo muro, ne è la riprova.
Una bucatura nella parete, ricavata al modo di una cornice sopra la consolle Desalto, permette di presidiare l’ingresso anche da questa parte della casa. La connessione tra i vari ambienti lascia intendere la possibilità di farne luoghi intimi o spazi aperti al convivio e alla socialità. La scelta di utilizzare porte ADL, sottili e a filo muro, ne è la riprova.
La sensazione è quella di entrare in un tempio del relax, valorizzato dalla leggerezza del pantone e dalla simmetria degli spazi, compresi i bagni Karol e Flaminia, dove l’arch. Dennerlein gioca con le resine cementizie e continui cambi di colore, oltre a richiamare la corda e la sua fibra naturale, vero elemento identitario della residenza.
Gli esterni sono due terrazzi arredati con tavoli MDF Italia e poltrone Dedon ed Extremis: isole nell’isola di benessere, inondati di luce e arricchiti di verde per integrarli con la natura circostante.